Un illustre farnesano: Giovanni Battista Passeri

Nato a Farnese, il 10 novembre del 1694, Giovanni Battista Passeri fu un illustre letterato del suo tempo. Si interessò di giurisprudenza, disciplina in cui si formò a Roma, al principio del XVIII secolo, ma fu anche erudito di filologia e archeologia, dedicandosi, in particolare, allo studio della civiltà etrusca.

Tra le sue opere più importanti si ricordano:

  • Osservazioni del signor abate Giambattista Passeri da Pesaro, uno degli uditori e consiglieri della legazione di Urbino, sopra l’avorio fossile e sopra alcuni monumenti greci e latini conservati in Venezia nel museo dell’eccellentissima patrizia famiglia Nani, Guglielmo Zerletti, Venezia 1759
  • Continuazione delle osservazioni sopra alcuni monumenti greci, e latini del museo Nani ovvero Sezione seconda del signor abate Giambattista Passeri da Pesaro, Guglielmo Zerletti, Venezia 1759
  • In Thomae Dempsteri libros de Etruria regali paralipomena, quibus tabulae eidem operi additae illustrantur. Accedunt dissertationes de re nummaria Etruscorum, de nominibus Etruscorum, et notae in tabulas Eugubinas, Typis Leonardi Venturini, Lucca 1767
  • Picturae Etruscorum in vasculis nunc primum in unum collectae explicationibus, et dissertationibus inlustratae a Joh. Baptista Passerio nob. Pisaur, Ex typographio Johannis Zempel, Roma 1767-1775
  • Linguae Oscae specimen singulare quod superest Nolae in marmore musei seminarii cum adnotationibus Joh. Baptistae Passerii Pisaurensis, Typis Zempelianis prope montem Jordanum, Roma 1774
  • De marmoreo sarcophago Eugubino arcana Bacchi mysteria exprimente in vestibulo monasterii splendidissimae Cngregationis Olivetanorum adservato epistola Joh. Baptistae Passerii … ad … Domn. M. Antonium Chioccium, Typis Zempelianis prope montem Jordanum, Roma 1774

Fu uno dei massimi esponenti della Etruscheria, durante il XVIII secolo, che può considerarsi, come rilevò Massimo Pallottino, “il secolo della scoperta dell’Etruria”. Il Passeri, dunque, fa parte a pieno diritto del gruppo di studiosi dell’epoca in cui si annoverano F. Buonarroti, S. Maffei, A. F. Gori, M. Guarnacci e, soprattutto, L. Lanzi. Sempre nel XVIII secolo fu fondata l’Accademia Etrusca di Cortona.

Passeri riuscì ad emergere per la sua grande erudizione: fu membro dell’Arcadia e dell’Accademia della Crusca, oltre che di altre accademie, in Italia e all’estero. Il Granduca di Toscana lo nominò archeologo dei suoi possedimenti.

In un secondo momento della sua vita, dopo essere rimasto vedovo, scelse la vita sacerdotale, divenendo Vicario Generale del Vescovo di Pesaro.

Morì all’età di 86 anni, a causa di un incidente: cadde in un burrone mentre svolgeva una passeggiata nella sua tenuta, presso la villa di proprietà, a Pesaro.