La storia del MuRV e il percorso espositivo

LA STORIA

Il MuRV è ospitato, dal 2002, nei Magazzini dell’Ammasso, una struttura che anticamente era adibita alla conservazione del grano. Si raggiunge percorrendo la strada posta tra Palazzo Chigi (sede del Municipio) e la fontana monumentale.

Nasce dalla mostra archeologica “Sorgenti della Nova. Alle radici della civiltà etrusca: una comunità protostorica e il suo territorio nell’Etruria meridionale”, curata da Nuccia Negroni Catacchio e da Ercole Negroni, che fu allestita e aperta al pubblico dal settembre 1988, presso il Palazzo Comunale di Farnese. Enti organizzatori furono l’Università degli Studi di Milano, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma, e l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Enti promotori furono l’Amministrazione comunale di Farnese, l’Assessorato alla cultura della Regione Lazio e la Soprintendenza Archeologica dell’Etruria Meridionale.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

L’esposizione attuale è accolta in un’unica grande sala e si articola in tre principali sezioni: la prima è dedicata alla storia del popolamento della valle del Fiora in epoca preistorica e protostorica. Il nucleo centrale dell’esposizione è rappresentato dai risultati dello scavo sistematico dell’abitato di Sorgenti della Nova, tutt’ora in corso e iniziato durante gli anni Settanta, che permettono di ricostruire le forme di vita in un abitato che si può definire a tutti gli effetti pre-etrusco, cioè un modello intermedio tra il villaggio delle epoche precedenti la fine dell’età del bronzo e la futura città etrusca.

La sezione etrusco-romana, dedicata all’archeologo Mauro Incitti (1954-2004), espone reperti provenienti prevalentemente dall’abitato fortificato di Rofalco e dalle vicine necropoli, e costituisce un’ importante testimonianze della vita sociale e religiosa del popolo Etrusco dal IV agli inizi del III secolo a.C., prima della conquista romana del territorio.

Le fasi medievali e rinascimentali di Farnese, centro dal quale probabilmente ha avuto origine la potente omonima famiglia cui appartenne papa Paolo III (1534-1549), sono documentate dai manufatti rinvenuti soprattutto nei “pozzi da butto, numerosi nel centro storico di Farnese, che venivano usati come discariche. Di grande importanza le maioliche dipinte, oltre a oggetti preziosi come la corona da rosario in corallo e il nettapipe importato a Farnese dalle missioni francescane avviate nel Nord America poco dopo la scoperta del nuovo Continente.

SERVIZI

Il Museo dispone anche di una piccola biblioteca che può essere consultata su prenotazione telefonando con almento una settimana di anticipo al 3391364151.

BOOKSHOP

E’ in allestimento il bookshop museale.

Facciata d’ingresso del Museo civico “F. Rittatore Vonwiller” di Farnese
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